Nonostante condividano un tendine comune, i muscoli del soleo e del gastrocnemio funzionano indipendentemente durante la fase di appoggio, con il soleo che svolge un ruolo cruciale nel limitare la flessione del ginocchio controllando il movimento della tibia rispetto al suolo. Il soleo è particolarmente importante durante la propulsione, in quanto genera una forza di 8 volte il peso corporeo per spingere il corpo in avanti. Questa cifra contrasta con la capacità del gastrocnemio di generare forze verticali di soli tre volte il peso corporeo. L'incredibile forza del soleo deriva dalla sua grande area di sezione trasversale.
Ulteriori ricerche dimostrano che a differenza del gastrocnemio, che è composto principalmente da fibre muscolari a contrazione rapida, il soleo possiede quasi il 100% di fibre muscolari a contrazione lenta, motivo per cui è così importante nella corsa a lunga distanza. Le fibre muscolari del soleo sono state anche mostrate di allungarsi a un ritmo più lento rispetto alle fibre muscolari del gastrocnemio, consentendo al soleo di immagazzinare e restituire l'energia in modo più efficiente. Tutte queste informazioni spiegano perché una recente valutazione a risonanza magnetica del volume muscolare in corridori di maratona di alto livello ha scoperto che i corridori di distanza più veloci hanno i il soleo più grande. In questo studio, il volume del gastrocnemio non aveva alcuna correlazione con la velocità di corsa.
Oltre ad essere essenziale per la corsa veloce a lunga distanza, il soleo è anche importante nel trattamento e nella prevenzione delle lesioni del tendine di Achille. In una interessante valutazione ecografica dei tendini di Achille feriti, Counsel et al. hanno confermato che la grande maggioranza delle lesioni del tendine di Achille avviene nella parte centrale della superficie profonda del tendine di Achille, dove i fasci dal soleo tirano con la maggiore forza.
Apparentemente, la variazione nello scorrimento intra-fascicolare gioca un ruolo enorme nello sviluppo delle lesioni del tendine di Achille.
In uno studio innovativo che confronta la forza prodotta dal gastrocnemio e dal soleo in corridori con lesioni del tendine di Achille nella parte centrale, O'Neill et al. mostrano che i corridori feriti hanno grandi deficit di forza e resistenza, che gli autori attribuiscono principalmente alla debolezza del soleo. Infatti, gli autori hanno misurato la forza in modo bilaterale e hanno determinato che rispetto ai controlli sani, il muscolo soleo nei soggetti affetti da tendinopatia achillea è significativamente più debole sia sul lato sintomatico che asintomatico.
L'implicazione clinica di questa ricerca è che la debolezza del soleo precede la tendinopatia achillea e gli esercizi di riabilitazione dovrebbero essere eseguiti in modo bilaterale. La debolezza del soleo potrebbe anche spiegare perché uno studio di risonanza magnetica su 149 lesioni del polpaccio in giocatori di calcio australiani professionisti ha rivelato che l'85% delle lesioni del polpaccio è avvenuta nel soleo. Ancora peggio, oltre il 91% delle ri-lesioni sono avvenute nel soleo e queste lesioni hanno richiesto più tempo per guarire rispetto alle lesioni del gastrocnemio.